Direttore
Paolo Carafa, Sapienza Università degli Studi di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità
Obiettivi
Gli obiettivi formativi del CAF si articolano in quattro aree che corrispondono alla struttura dei moduli didattici (vedi oltre). Per ciascuna area si intende fornire adeguata conoscenza e capacità operativa nei seguenti ambiti di applicazione tecnologica.
Reperti: 1. nomenclatura e criteri di classificazione per le tabelle materiali prima e dopo le “Norme” curate da F. Parise Badoni (1984) per l’ICCD; 2. Elaborazione di tipologie ed analisi funzionale degli oggetti; 3. Datazioni scientifiche (radiocarbonio, termoluminescenza, dendrocronologia); 4. Analisi scientifiche (Resti ossei umani e animali; Analisi paleobotaniche, carpologiche, palinologiche, paleoecologiche, antracologiche, malacologiche, mineralogiche, chimiche e chimico-fisiche, litologiche, dendrocronologiche). 5. Gestione depositi / trattamento dei reperti in serie post-edizione. 6. Sistemi Informativi di Reperti; 7. Edizioni.
Monumenti e Scavi: 1. Standards per la redazione del report finale e della documentazione; 2. Cartografia (georiferita e alfanumerica), rilievo e scansioni tridimensionali; 3. Indagini geo-fisiche non distruttive (geo-elettriche, geo-magnetiche, geo-radar); 4. Diagnostica delle costruzioni per miglioramenti del rischio geo-sismico, del restauro (in accordo con l’ISCR) e della manutenzione programmata, tipologia delle tecniche costruttive; 5. Analisi scientifiche (Pedologiche e sedimentologiche); 6. Archeologia preventiva; 7. Sistema Informativo di Stratigrafie e letture stratigrafiche; 8. Ricostruzioni planimetriche e volumetriche delle architetture; 9. Edizioni.
Topografia: 1. Norme per la schedatura e la classificazione di unità topografiche, siti e aree archeologiche; 2. Cartografia (georiferita e alfanumerica), rilievo e scansioni tridimensionali; 3. Indagini geo-fisiche non distruttive (geo-elettriche, geo-magnetiche, geo-radar); 4. Fotointerpretazioni; 5. Archeologia preventiva; 6. Sistema informativo territoriale del Patrimonio Archeologico Nazionale (SITAN); 7. Edizioni.
Archivi, Corpora, Collezioni: 1. Indicizzazione degli archivi costituiti dagli Uffici Periferici e da altri “produttori di dati archeologici” inclusi corpora e collezioni; 2. Strumenti e criteri di informatizzazione; 3. Normativa per la gestione di archivi aperti alla pubblica consultazione, fatta eccezione per “fondi sensibili”, incluso il censimento di tutte le attività archeologiche e di restauro/manutenzione nel territorio nazionale; 4. Edizioni.
Descrizione e articolazione del percorso formativo
Modulo 1 (2 CFU): Reperti
Modulo 2 (2 CFU): Monumenti e Scavi
Modulo 3 (2 CFU): Topografia
Modulo 4 (2 CFU): Archivi, Corpora, Collezioni
In tutti i moduli è prevista attività di laboratorio da svolgere presso i laboratori della infrastruttura di ricerca del DTC.
Occupabilità
Target primario del Centro di Alta Formazione è la definizione di figure professionali che, dopo la “tradizionale” formazione universitario abbiamo acquisito soft e hard skills funzionali in maniera specifica e tecnologicamente avanzata alla la conservazione e fruizione di beni archeologici.
Ciò implica inserire negli obiettivi formativi nozioni che spazino dall’euristica archeologica fino alle capacità editoriali e alla gestione di archivi aperti (vedi sopra). Le figure professionali definite dal percorso formativo proposto dal CAF potranno essere occupate sia in Enti Pubblici che in società private di servizi attive nell’ambito dell’Heritage che condividano le seguenti missioni: cooperare con funzione di supporto con le Soprintendenze Unificate e altri organi periferici nel campo dei reperti, degli scavi e dei monumenti e della topografia; cooperare con funzione di supporto con concessionari, soggetti e operatori coinvolti nell’Archeologia Preventiva e nelle missioni all’Estero garantendo unicità di approccio e di metodologia; offrire sostegno e sviluppo della ricerca scientifica e tecnica applicata all’euristica archeologica e alla gestione del patrimonio culturale.
Altri ambiti operativi che possano sostenere l’occupabilità dei discenti del CAF nel settore sia pubblico che privato appaiono: offerte di supporto al sistema dei musei per la valorizzazione di esposizioni museali, siti e parchi; cooperazioni per realizzare l’inventario e il catasto archeologico dei contesti e del potenziale archeologico nazionale; promozione di buone pratiche e azioni di coordinamento per la messa a sistema e la cooperazione metodologica di tutti gli Enti amministrativi, culturali, tecnici, scientifici e le fondazioni e le associazioni della società civile, al fine di assicurare: conoscenza sistematica, tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale delle città e dei territori italiani; monitoraggio e analisi di case studies specifici per contribuire a predisporre linee guida e standards operativi anche con potenziali funzione di raccordo tra enti nazionali, enti di ricerca europei e altre organizzazioni internazionali
Durata
N. ore didattica frontale: 80 totali (calcolo basato sulla relazione 8 ore di lezione frontale per CFU moltiplicato per 8 CFU attribuiti ai moduli
N. ore stage: 50 (derivate dal seguente calcolo: 10 CFU attribuiti al CAF – 8 CFU attribuiti ai moduli = 2 CFU rimanenti) Modalità di erogazione
Modalità di erogazione
In presenza
Altri partner del Centro di Eccellenza coinvolti
Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi di Roma Tre, Università degli Studi della Tuscia
Quota di iscrizione
€ 600,00
Borse finanziate dal Centro di Eccellenza
4 borse di studio dall’importo di € 600,00 ciascuna
Contatti
paolo.carafa@uniroma1.it;
Direttore
Paolo Carafa, Sapienza Università degli Studi di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità
Obiettivi
Gli obiettivi formativi del CAF si articolano in quattro aree che corrispondono alla struttura dei moduli didattici (vedi oltre). Per ciascuna area si intende fornire adeguata conoscenza e capacità operativa nei seguenti ambiti di applicazione tecnologica.
Reperti: 1. nomenclatura e criteri di classificazione per le tabelle materiali prima e dopo le “Norme” curate da F. Parise Badoni (1984) per l’ICCD; 2. Elaborazione di tipologie ed analisi funzionale degli oggetti; 3. Datazioni scientifiche (radiocarbonio, termoluminescenza, dendrocronologia); 4. Analisi scientifiche (Resti ossei umani e animali; Analisi paleobotaniche, carpologiche, palinologiche, paleoecologiche, antracologiche, malacologiche, mineralogiche, chimiche e chimico-fisiche, litologiche, dendrocronologiche). 5. Gestione depositi / trattamento dei reperti in serie post-edizione. 6. Sistemi Informativi di Reperti; 7. Edizioni.
Monumenti e Scavi: 1. Standards per la redazione del report finale e della documentazione; 2. Cartografia (georiferita e alfanumerica), rilievo e scansioni tridimensionali; 3. Indagini geo-fisiche non distruttive (geo-elettriche, geo-magnetiche, geo-radar); 4. Diagnostica delle costruzioni per miglioramenti del rischio geo-sismico, del restauro (in accordo con l’ISCR) e della manutenzione programmata, tipologia delle tecniche costruttive; 5. Analisi scientifiche (Pedologiche e sedimentologiche); 6. Archeologia preventiva; 7. Sistema Informativo di Stratigrafie e letture stratigrafiche; 8. Ricostruzioni planimetriche e volumetriche delle architetture; 9. Edizioni.
Topografia: 1. Norme per la schedatura e la classificazione di unità topografiche, siti e aree archeologiche; 2. Cartografia (georiferita e alfanumerica), rilievo e scansioni tridimensionali; 3. Indagini geo-fisiche non distruttive (geo-elettriche, geo-magnetiche, geo-radar); 4. Fotointerpretazioni; 5. Archeologia preventiva; 6. Sistema informativo territoriale del Patrimonio Archeologico Nazionale (SITAN); 7. Edizioni.
Archivi, Corpora, Collezioni: 1. Indicizzazione degli archivi costituiti dagli Uffici Periferici e da altri “produttori di dati archeologici” inclusi corpora e collezioni; 2. Strumenti e criteri di informatizzazione; 3. Normativa per la gestione di archivi aperti alla pubblica consultazione, fatta eccezione per “fondi sensibili”, incluso il censimento di tutte le attività archeologiche e di restauro/manutenzione nel territorio nazionale; 4. Edizioni.
Descrizione e articolazione del percorso formativo
Modulo 1 (2 CFU): Reperti
Modulo 2 (2 CFU): Monumenti e Scavi
Modulo 3 (2 CFU): Topografia
Modulo 4 (2 CFU): Archivi, Corpora, Collezioni
In tutti i moduli è prevista attività di laboratorio da svolgere presso i laboratori della infrastruttura di ricerca del DTC.
Occupabilità
Target primario del Centro di Alta Formazione è la definizione di figure professionali che, dopo la “tradizionale” formazione universitario abbiamo acquisito soft e hard skills funzionali in maniera specifica e tecnologicamente avanzata alla la conservazione e fruizione di beni archeologici.
Ciò implica inserire negli obiettivi formativi nozioni che spazino dall’euristica archeologica fino alle capacità editoriali e alla gestione di archivi aperti (vedi sopra). Le figure professionali definite dal percorso formativo proposto dal CAF potranno essere occupate sia in Enti Pubblici che in società private di servizi attive nell’ambito dell’Heritage che condividano le seguenti missioni: cooperare con funzione di supporto con le Soprintendenze Unificate e altri organi periferici nel campo dei reperti, degli scavi e dei monumenti e della topografia; cooperare con funzione di supporto con concessionari, soggetti e operatori coinvolti nell’Archeologia Preventiva e nelle missioni all’Estero garantendo unicità di approccio e di metodologia; offrire sostegno e sviluppo della ricerca scientifica e tecnica applicata all’euristica archeologica e alla gestione del patrimonio culturale.
Altri ambiti operativi che possano sostenere l’occupabilità dei discenti del CAF nel settore sia pubblico che privato appaiono: offerte di supporto al sistema dei musei per la valorizzazione di esposizioni museali, siti e parchi; cooperazioni per realizzare l’inventario e il catasto archeologico dei contesti e del potenziale archeologico nazionale; promozione di buone pratiche e azioni di coordinamento per la messa a sistema e la cooperazione metodologica di tutti gli Enti amministrativi, culturali, tecnici, scientifici e le fondazioni e le associazioni della società civile, al fine di assicurare: conoscenza sistematica, tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale delle città e dei territori italiani; monitoraggio e analisi di case studies specifici per contribuire a predisporre linee guida e standards operativi anche con potenziali funzione di raccordo tra enti nazionali, enti di ricerca europei e altre organizzazioni internazionali
Durata
N. ore didattica frontale: 80 totali (calcolo basato sulla relazione 8 ore di lezione frontale per CFU moltiplicato per 8 CFU attribuiti ai moduli
N. ore stage: 50 (derivate dal seguente calcolo: 10 CFU attribuiti al CAF – 8 CFU attribuiti ai moduli = 2 CFU rimanenti) Modalità di erogazione
Modalità di erogazione
In presenza
Altri partner del Centro di Eccellenza coinvolti
Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi di Roma Tre, Università degli Studi della Tuscia
Quota di iscrizione
€ 600,00
Borse finanziate dal Centro di Eccellenza
4 borse di studio dall’importo di € 600,00 ciascuna
Contatti
paolo.carafa@uniroma1.it;