Direttore
Prof. Giovanni Fiorentino - Università degli studi della Tuscia, Dipartimento DISUCOM (Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo)
Coordinatore
Prof.ssa Luisa Carbone - Università degli studi della Tuscia, Dipartimento DISUCOM (Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo)
Obiettivi
Il Corso di alta formazione “Storyteller e content curator: strategie narrative per la valorizzazione del patrimonio culturale” ha l’obiettivo di formare figure professionali in grado di gestire le strategie narrative legate alla valorizzazione, promozione e fruizione tecnologica del Bene Culturale, concepito come esperienza multimediale, immersiva e multisensoriale.
Il corso fornisce le competenze per progettare, produrre e gestire una narrazione del patrimonio culturale articolata in maniera lineare, ipertestuale e multimediale. E’ infatti cambiato il modo di comunicare il bene culturale proprio per la dimensione tempo/spazio/velocità delle nuove tecnologie, per l’interoperabilità delle risorse digitali e la pluralità dei percorsi offerti dalla realtà aumentata.
Descrizione e articolazione del percorso formativo
Il percorso formativo è articolato in moduli di durata variabile fra le 4 e le 8 ore (0,5-1 CFU), inerenti ai seguenti ambiti:
Quadro generale delle problematiche metodologiche:
Storytelling, Social Network e strategie di promozione crossmediale del territorio: l’analisi dello scenario tecnologico e dei new media e del racconto audiovisivo.
GIS e Paesaggi virtuali: lo studio di modelli e processi dell’informazione geografica orientati all’innovazione e pianificazione dei paesaggi virtuali.
Musealizzazione: l’impiego di tecniche virtuali per la progettazione, studio e realizzazione dell’allestimento e dell’esposizione di un bene o di una collezione digitale in un museo tradizionale o virtuale.
Archeologia e narrazioni territoriali: la pratica e le tecnologie dello scavo archeologico.
Archivi, Memoria e Comunicazione digitale: l’elaborazione della storia e della cultura nella memoria collettiva e nelle istituzioni.
Contributi di esperti riguardanti
Il racconto visivo dell'ambiente e dell'identità culturale per il marketing territoriale
Immagine e Comunicazione per la narrazione del Bene culturale
Il GIS tra Landscape e netscape: progettare e narrare il paesaggio
Il museo in rete: arte e patrimonio nella cultura partecipativa
Metodi e strumenti di narrazione ipertestuale e virtuale
Il ruolo nella memoria dei Musei Civici
Strumenti e tecnologie
Modellizzazione in 2D e 3D
Georeferenziazioni dei Beni Culturali
Configurazione di GeoDatabase
Percorsi per Audioguide
QRcode per percorsi ipertestuali e ipermedia
Droni e tecniche di visualizzazione
Tecniche di produzione video
Moduli di realtà aumentata
Social Media Strategy
Chatbot Museum/Museo Partecipativo
Le attività mirano a coniugare e a mettere a sistema un approccio learning by doing che permetterà agli studenti di affrontare la didattica frontale e altre forme di attività e studio, progetti applicati su territori culturali e casi di studio interdisciplinari (laboratori, workshop del settore) oltre le attività di stage, che costituiscono il completamento del corso e verranno svolte presso istituzioni e imprese operanti nel settore.
La frequenza alle attività complessive del Corso è obbligatoria per una percentuale non inferiore al 70% del monte ore previsto.
La prova finale consiste nella elaborazione e presentazione di un project work.
Occupabilità
Tutte le diverse componenti del “processo produttivo” attivato dal patrimonio culturale sono fortemente legate ai contesti territoriali: dalla conoscenza di base alla inventariazione e catalogazione, alla diagnostica alla progettazione e al restauro, alla rappresentazione, alla valorizzazione, al sistema della sicurezza (territoriale, ambientale individuale), all’organizzazione e i sistemi innovativi di fruizione, alla promozione, alla divulgazione e alla formazione, nonché ai connessi modelli gestionali, tutti gli elementi della filiera producono vasti impatti sul tessuto produttivo soprattutto territoriale.
Oltre 900 mila imprese italiane sono potenzialmente parte del sistema economico integrato dei beni culturali, impegnate sia in attività culturali in senso stretto (fruizione di beni culturali, audiovisivi, editoria, nuove tecnologie ecc.) sia in attività che spaziano dall’enogastronomia alle produzioni di natura industriale e artigiana, per arrivare all’architettura e all’edilizia di riqualificazione e restauro.
Le competenze e capacità sviluppate attraverso la frequenza del Corso di Alta Formazione Storyteller e content curator strategie narrative per la valorizzazione del patrimonio culturale hanno una diretta corrispondenza con le esigenze del mercato del lavoro nel settore dei Beni Culturali.
L’obiettivo è formare figure professionali che, a differenti livelli, sappiano gestire e confrontarsi con la comunicazione del patrimonio culturale; sfruttare le opportunità che i nuovi sistemi multimediali offrono, accettando la sfida posta dalle nuove logiche delle piattaforme e dai nuovi linguaggi digitali in diverse realtà pubbliche e private che operano in differenti ambiti del patrimonio culturale (archeologico, artistico, informazione geografica, museale, musicale, multimediale, ecologico, turistico, marketing e nuovi linguaggi tecnologici).
Il Corso offre possibilità di sbocco lavorativo:
Enti pubblici e privati a vario titolo operanti nel settore della valorizzazione, gestione e fruizione del bene culturale.
PMI operanti nel settore dei beni e attività culturali, orientate all’innovazione e alle nuove strategie di promozione e comunicazione.
Il Corso offre possibilità di formazione o aggiornamento professionale:
Personale docente (in ruolo e non) interessato alle metodologie e ai temi: tecnologia, comunicazione, territorio, storia, storia dell’arte, identità e bene culturale
Giovani laureati in discipline umanistiche, in possesso di una formazione di base in discipline di ambito storico-geografico, comunicazione e tecnologia interessati all’acquisizione di competenze tecnico-professionali specializzate.
Il corso si avvale degli accordi/convenzioni di cooperazione internazionale fra l’Ateneo e le Istituzioni appartenenti a Paesi stranieri, oltre che della presenza di Visiting Professor, dell’offerta formativa in lingua inglese e della mobilità internazionale, fattori che hanno contribuito negli anni a costruire un ambiente internazionale e multiculturale.
Durata
N. ore didattica frontale e attività di laboratorio: 80 ore
N. ore stage: 200 ore
N CFU erogati: 10 CFU
Modalità di erogazione
In presenza e online
Laboratori del DTC coinvolti
Laboratorio TMEDIA - Laboratorio di analisi, comunicazione audiovisiva e digitale per i Beni Culturali (LACAD) - Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “Michele Cordaro” (LABDIAC) - Laboratorio Landscapelab (Laboratorio di Analisi e Progettazione del Paesaggio culturale ed agro-forestale) - Laboratorio Woodincult (Scienze e Tecnologie del Legno per l’Industria e i Beni Culturali)
Quota di iscrizione
€ 500
Borse finanziate dal Centro di Eccellenza:
8 borse da € 850 per iscrizioni e attività di stage
Contatti
gfiorentino@unitus.it e luisa.carbone@unitus.it
Direttore
Prof. Giovanni Fiorentino - Università degli studi della Tuscia, Dipartimento DISUCOM (Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo)
Coordinatore
Prof.ssa Luisa Carbone - Università degli studi della Tuscia, Dipartimento DISUCOM (Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo)
Obiettivi
Il Corso di alta formazione “Storyteller e content curator: strategie narrative per la valorizzazione del patrimonio culturale” ha l’obiettivo di formare figure professionali in grado di gestire le strategie narrative legate alla valorizzazione, promozione e fruizione tecnologica del Bene Culturale, concepito come esperienza multimediale, immersiva e multisensoriale.
Il corso fornisce le competenze per progettare, produrre e gestire una narrazione del patrimonio culturale articolata in maniera lineare, ipertestuale e multimediale. E’ infatti cambiato il modo di comunicare il bene culturale proprio per la dimensione tempo/spazio/velocità delle nuove tecnologie, per l’interoperabilità delle risorse digitali e la pluralità dei percorsi offerti dalla realtà aumentata.
Descrizione e articolazione del percorso formativo
Il percorso formativo è articolato in moduli di durata variabile fra le 4 e le 8 ore (0,5-1 CFU), inerenti ai seguenti ambiti:
Quadro generale delle problematiche metodologiche:
Storytelling, Social Network e strategie di promozione crossmediale del territorio: l’analisi dello scenario tecnologico e dei new media e del racconto audiovisivo.
GIS e Paesaggi virtuali: lo studio di modelli e processi dell’informazione geografica orientati all’innovazione e pianificazione dei paesaggi virtuali.
Musealizzazione: l’impiego di tecniche virtuali per la progettazione, studio e realizzazione dell’allestimento e dell’esposizione di un bene o di una collezione digitale in un museo tradizionale o virtuale.
Archeologia e narrazioni territoriali: la pratica e le tecnologie dello scavo archeologico.
Archivi, Memoria e Comunicazione digitale: l’elaborazione della storia e della cultura nella memoria collettiva e nelle istituzioni.
Contributi di esperti riguardanti
Il racconto visivo dell'ambiente e dell'identità culturale per il marketing territoriale
Immagine e Comunicazione per la narrazione del Bene culturale
Il GIS tra Landscape e netscape: progettare e narrare il paesaggio
Il museo in rete: arte e patrimonio nella cultura partecipativa
Metodi e strumenti di narrazione ipertestuale e virtuale
Il ruolo nella memoria dei Musei Civici
Strumenti e tecnologie
Modellizzazione in 2D e 3D
Georeferenziazioni dei Beni Culturali
Configurazione di GeoDatabase
Percorsi per Audioguide
QRcode per percorsi ipertestuali e ipermedia
Droni e tecniche di visualizzazione
Tecniche di produzione video
Moduli di realtà aumentata
Social Media Strategy
Chatbot Museum/Museo Partecipativo
Le attività mirano a coniugare e a mettere a sistema un approccio learning by doing che permetterà agli studenti di affrontare la didattica frontale e altre forme di attività e studio, progetti applicati su territori culturali e casi di studio interdisciplinari (laboratori, workshop del settore) oltre le attività di stage, che costituiscono il completamento del corso e verranno svolte presso istituzioni e imprese operanti nel settore.
La frequenza alle attività complessive del Corso è obbligatoria per una percentuale non inferiore al 70% del monte ore previsto.
La prova finale consiste nella elaborazione e presentazione di un project work.
Occupabilità
Tutte le diverse componenti del “processo produttivo” attivato dal patrimonio culturale sono fortemente legate ai contesti territoriali: dalla conoscenza di base alla inventariazione e catalogazione, alla diagnostica alla progettazione e al restauro, alla rappresentazione, alla valorizzazione, al sistema della sicurezza (territoriale, ambientale individuale), all’organizzazione e i sistemi innovativi di fruizione, alla promozione, alla divulgazione e alla formazione, nonché ai connessi modelli gestionali, tutti gli elementi della filiera producono vasti impatti sul tessuto produttivo soprattutto territoriale.
Oltre 900 mila imprese italiane sono potenzialmente parte del sistema economico integrato dei beni culturali, impegnate sia in attività culturali in senso stretto (fruizione di beni culturali, audiovisivi, editoria, nuove tecnologie ecc.) sia in attività che spaziano dall’enogastronomia alle produzioni di natura industriale e artigiana, per arrivare all’architettura e all’edilizia di riqualificazione e restauro.
Le competenze e capacità sviluppate attraverso la frequenza del Corso di Alta Formazione Storyteller e content curator strategie narrative per la valorizzazione del patrimonio culturale hanno una diretta corrispondenza con le esigenze del mercato del lavoro nel settore dei Beni Culturali.
L’obiettivo è formare figure professionali che, a differenti livelli, sappiano gestire e confrontarsi con la comunicazione del patrimonio culturale; sfruttare le opportunità che i nuovi sistemi multimediali offrono, accettando la sfida posta dalle nuove logiche delle piattaforme e dai nuovi linguaggi digitali in diverse realtà pubbliche e private che operano in differenti ambiti del patrimonio culturale (archeologico, artistico, informazione geografica, museale, musicale, multimediale, ecologico, turistico, marketing e nuovi linguaggi tecnologici).
Il Corso offre possibilità di sbocco lavorativo:
Enti pubblici e privati a vario titolo operanti nel settore della valorizzazione, gestione e fruizione del bene culturale.
PMI operanti nel settore dei beni e attività culturali, orientate all’innovazione e alle nuove strategie di promozione e comunicazione.
Il Corso offre possibilità di formazione o aggiornamento professionale:
Personale docente (in ruolo e non) interessato alle metodologie e ai temi: tecnologia, comunicazione, territorio, storia, storia dell’arte, identità e bene culturale
Giovani laureati in discipline umanistiche, in possesso di una formazione di base in discipline di ambito storico-geografico, comunicazione e tecnologia interessati all’acquisizione di competenze tecnico-professionali specializzate.
Il corso si avvale degli accordi/convenzioni di cooperazione internazionale fra l’Ateneo e le Istituzioni appartenenti a Paesi stranieri, oltre che della presenza di Visiting Professor, dell’offerta formativa in lingua inglese e della mobilità internazionale, fattori che hanno contribuito negli anni a costruire un ambiente internazionale e multiculturale.
Durata
N. ore didattica frontale e attività di laboratorio: 80 ore
N. ore stage: 200 ore
N CFU erogati: 10 CFU
Modalità di erogazione
In presenza e online
Laboratori del DTC coinvolti
Laboratorio TMEDIA - Laboratorio di analisi, comunicazione audiovisiva e digitale per i Beni Culturali (LACAD) - Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “Michele Cordaro” (LABDIAC) - Laboratorio Landscapelab (Laboratorio di Analisi e Progettazione del Paesaggio culturale ed agro-forestale) - Laboratorio Woodincult (Scienze e Tecnologie del Legno per l’Industria e i Beni Culturali)
Quota di iscrizione
€ 500
Borse finanziate dal Centro di Eccellenza:
8 borse da € 850 per iscrizioni e attività di stage
Contatti
gfiorentino@unitus.it e luisa.carbone@unitus.it